Costruendo un futuro dignitoso. L’impegno in Paraguay continua
Costruendo un futuro dignitoso. Le fasi del nostro progetto.
Paraguay.L’impegno di ASeS a favore dei bambini abbandonati continua senza sosta. Si susseguono incontri e contatti a vari livelli per poter dare concretezza al progetto finanziato dalla nostra Ong che coinvolge il Centro Pedagogico Ñemity. Nel racconto dal nostro collaboratore Luigi Esposito i momenti più importanti di questo percorso: dalla firma dell’ accordo con il Ministero dell’Infanzia che gestisce il Centro ai molti altri accordi e alle attività propedeutiche al progetto. Ora siamo alla vera e propria fase operativa dedicata ai ragazzi in difficoltà che sono i veri beneficiari dell’iniziativa . Un progetto fortemente voluto da ASeS che ha messo a disposizione tutta la sua competenza, professionalità e passione per dare speranza a chi speranza più non aveva. Nel video lo stato di avanzamento dei lavori raccontati dal nostro collaboratore
Alcune foto che raccontano dell’attività svolta in questi mesi
Foto che raccontano del coinvolgimento dei ragazzi di strada nel progetto. A loro il compito di iniziare i lavori di preparazione del terreno per l’orticoltura nel centro Ñemity
Povertà estrema, disgregazione familiare, violenza ed abusi sono il denominatore comune a tutte le situazioni di allontanamento dei minori che, alla fine, finiscono in strada. Fattori aggravati sono politiche sociali inadeguate e profonde ineguaglianze nella distribuzione del reddito, urbanizzazione incontrollata, degrado sociale, crisi economiche e svalutazioni monetarie Come altre categorie svantaggiate i bambini di strada sono vittime, senza alcun diritto, senza protezione e all’accesso ai servizi essenziali di assistenza sociale e sanitaria, all’istruzione, alle cure della famiglia. Piccoli “fantasmi” senza voce in una società che non ha, a volte non vuol avere, le condizioni per dare a loro dignità e rispetto. A loro vogliamo dare delle occasioni di inserimento, vogliamo dare una speranza e la certezza che un mondo diverso è possibile.
Visita di Luigi Esposito al Centro Pedagogico Ñemity