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La forza delle donne del Mozambico

Come in molti paesi africani anche in Mozambico sono le donne il vero motore dello sviluppo socio-economico locale, sono loro infatti che si occupano della famiglia e delle attività domestiche, della cura dei figli, degli anziani e non solo; le donne mozambicane quasi sempre sono impegnate nei lavori in campagna in piccoli appezzamenti e nel recupero di carbone e acqua per cucinare e mangiare. Pur avendo avviato un percorso di maggiore equità sociale il Mozambico è, per tradizione e per cultura, un paese caratterizzato da relazioni di genere fortemente sbilanciate: alla donna spetta un carico eccessivo di compiti e ruoli che spesso non le vengono riconosciuti e chela espongono a rischi e pericoli.
Secondo i dati forniti dall’Unesco, in Mozambico il numero dei matrimoni con adolescenti è molto alto, circa la metà delle ragazze abbandona gli studi e si sposa prima dei 17 anni sperando in una vita migliore ma anche per alleviare un peso alla famiglia di origine. Gli stessi dati stimano che il 58% delle donne mozambicane non ha una adeguata scolarizzazione, fatto questo che limita le loro possibilità di avere prospettive lavorative migliori, più scelte nella vita e di interrompere, almeno in parte, il ciclo di povertà. La stessa preservazione della salute e la scelta di uno stile di vita sana, passano attraverso una corretta conoscenza e informazione; le statistiche dimostrano che madri con una adeguata istruzione si impegnano a garantire una istruzione ai figli. E’ dunque evidente che ogni progetto di cooperazione e di aiuto a questo paese deve tenere presente questa realtà e deve cercare di favorire l’accesso agli strumenti per riequilibrare la bilancia delle opportunità e fare in modo che le donne non siano più la parte più vulnerabile della società. Partendo da questa consapevolezza ASeS, nel corso degli anni con i suoi progetti, si è impegnata a garantire un’uguaglianza di genere, ha sostenuto un women-empowerment e ha ideato percorsi con al centro i giovani, destinati a essere i futuri adulti di questa società, con lo scopo di garantire formazione e nuove occasioni di miglioramento individuale e sociale. Possiamo dire che proprio questi sono gli obiettivi e il comune denominatore dei progetti di agricoltura familiare che attualmente appoggiamo. Oltre a sensibilizzare la comunità sul rispetto della figura femminile, il nostro impegno mira a: una maggiore capacità produttiva attraverso una formazione alle buone pratiche agricole, all’aumento e alla diversificazione della produzione locale; ad un supporto alle madri produttrici a riorganizzare e a migliorare il lavoro di squadra soprattutto sotto il profilo decisionale e, aspetto cruciale per il territorio, prevedendo momenti di informazione su una corretta alimentazione e sulle gravissime conseguenze della malnutrizione nei bambini.
Attualmente le donne impegnate nel nostro progetto si occupano della manutenzione e della cura dell’orto comunitario, un’attività che, nelle nostre speranze, deve offrire un’ulteriore occasione per acquisire il necessario know-how dai 5 agricoltori che lavorano nell’orto e che rappresenta il follow up dei momenti di formazione che ASeS offre alle beneficiare. Queste nozioni serviranno alle donne per coltivare i propri piccoli appezzamenti domestici. Oggi purtroppo a seguito del Covid19 tutte le nostre attività sono state rallentate; siamo riusciti però a consegnare alcuni attrezzi necessari alle beneficiare e probabilmente già nel mese di agosto il lavoro, sempre in sicurezza, potrà riprendere come da programma.

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