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G20, le raccomandazioni della società civile: al centro #equità e #diritti umani

Più di 200 partecipanti in rappresentanza di paesi da ogni Continente:  dalle isole Fiji all’America e dalla Cina all’Europa . È questo il positivo bilancio del  Kick off Meeting del Civil 20, uno dei gruppi ufficiali che ha aperto il lavori del G20-2021, quest’anno sotto la presidenza italiana.

Il C20 è un processo di partecipazione che coinvolge diverse realtà della società civile internazionale e  testimonia il sempre più diffuso interesse da parte dei cittadini ad essere voce attiva in merito alle scelte globali sulle politiche economiche, ambientali, sociali, la salute, la finanza, i cambiamenti climatici, la transazione ecologica, la cittadinanza globale e la giustizia sociale. Temi che, è stato sottolineato, devono tenere conto di questioni trasversali come quella di genere, per questo è stato chiesto al G20 di mantenere in cima all’agenda l’emancipazione, la leadership e i contributi di donne e ragazze nelle future politiche. Sono inoltre state fatte richieste per eliminare ogni forma di disuguaglianza e di discriminazione, per politiche contro la violenza di genere e per colmare il “gender gap” in tutti gli ambiti. Durante gli interventi fatti al G20 è stato più volte messo in evidenza la necessità di una rinnovata solidarietà internazionale e l’importanza che i  governi  mettano la propria forza economica a disposizione dei processi multilaterali per tutelare i diritti di ogni essere umano  a cominciare dalle comunità più vulnerabili; è stato chiesto un impegno comune per la cancellazione del debito, riforme economiche sistemiche oltre a strumenti per finanziare una ripresa che metta al centro i diritti umani soprattutto nei  paesi in via di sviluppo affinchè possano avviarsi verso una economia sostenibile.

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“ASeS, l’ONG di riferimento di CIA Agricoltori Italiani, è orgogliosa di fare parte del Comitato promotore del Civil 20, il gruppo ufficiale di attori della società civile internazionale che segue i lavori del G20- ha commentato Cinzia Pagni presidente della Ong-  L’Italia nel 2021 si vedrà per la prima volta alla presidenza del G20 ed anche la co-presidenza assieme alla Gran Bretagna della COP26 sul clima. E’ perciò un’occasione straordinaria per il nostro Paese, in un momento storico altrettanto straordinario, per dare un contributo di idee sulla ripartenza e sulla riorganizzazione del nostro vivere assieme secondo paradigmi innovativi e sostenibili, riprendendo lo spirito dell’Agenda 2030. ASeS – ha concluso – sostiene l’approccio della Presidenza italiana il cui perimetro ruota attorno a “3 P”: Persone, Pianeta e Prosperità. In primo luogo la pandemia ha accresciuto la consapevolezza che la salute del pianeta rappresenti un fattore strettamente collegato alla salute delle persone e propedeutico ad una duratura prosperità, in secondo luogo il cambio di guardia nell’Amministrazione americana può essere un’occasione importante per imprimere globalmente la forza necessaria ad un cambio di rotta soprattutto nelle politiche energetiche ed ambientali”

“Siamo soddisfatti della presenza di ASeS nel C20 -ha ribadito il presidente di Cia, Dino Scanavino-. La nostra Ong è da sempre impegnata in progetti di cooperazione agricola per una politica di sviluppo sostenibile nei Paesi del sud del mondo, così come nell’organizzazione di progetti di agricoltura sociale in Italia come strumento di inclusione e integrazione sociale e lavorativa per le fasce deboli e svantaggiate della popolazione. È molto importante portare questa sensibilità dentro il G20”.Per uscire dalla crisi mondiale, ha concluso Scanavino, “oggi serve una nuova solidarietà internazionale, un impegno comune di tutti i governi per costruire riforme economiche giuste che mettano al centro i diritti umani, contro disuguaglianze e discriminazioni, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, per costruire un futuro realmente sostenibile”.

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