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Mozambico: gli alleati dell’agricoltura sostenibile

La coltivazione associata o consociazione nel contesto dell’orto biologico è un esempio di interazione tra vegetali che avviene nel rispetto dell’equilibrio naturale con un’efficacia pratica. Le piante che “contrastano” con lo stesso terreno comunicano attraverso radici sostanze chimiche e altri meccanismi che possono influenzare in modo positivo o negativo il loro ambiente coltivato. Un esempio pregevole di questa sinergia è rappresentato dal garofano arancione, una pianta che, nel contesto mozambicano, riveste un ruolo di importante.
Questo fiore non solo si presenta in tutta la sua bellezza, ma svolge un ruolo cruciale nell’orto biologico, fungendo da elemento di attrazione e respingendo, al contempo, insetti indesiderati. Le sue proprietà repellenti agiscono da scudo naturale, proteggendo le colture circostanti da insetti dannosi che potrebbero compromettere la salute delle piante o ridurre la resa del raccolto. L’utilità del garofano africano in questo contesto va ben oltre la sua estetica, rendendolo un vero e proprio alleato dell’agricoltura sostenibile. Questo approccio non solo riduce la dipendenza da pesticidi e fertilizzanti sintetici, ma contribuisce anche alla promozione di un ecosistema agricolo più armonioso, in cui le piante lavorano insieme per il bene comune. La consociazione, con la sua base di conoscenze scientifiche e il suo impatto tangibile sul campo, rappresenta una pratica che guarda al futuro, una strada verso una gestione più sostenibile delle risorse agricole, con riflessi positivi sulla salute delle persone e dell’ambiente.

Nel quadro delle nostre attività in Mozambico, miriamo a condividere queste preziose tecniche con le nostre beneficiarie. Insegniamo loro come sfruttare al meglio la consociazione, incluso l’uso strategico del garofano africano, al fine di sfruttare la produttività e la resistenza delle loro coltivazioni. Le nostre beneficiarie dunque traggono un duplice beneficio: da un lato, acquisiscono competenze che migliorano la loro sicurezza alimentare e la qualità delle colture, dall’altro, hanno l’opportunità di generare una modesta entrata economica grazie all’aumento produzione.

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