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Agricoltura Sociale: Illuminando Speranze nella Toscana Centrale

Nel cuore della Toscana, un interessante e stimolante progetto sta cambiando le prospettive di 10 ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Partito ufficialmente lo scorso giugno, questo progetto coinvolge tre aziende agricole e agrituristiche locali: il Castellaccio a Livorno, l’Azienda Agricola Dolci Ricordi sempre a Livorno e l’Azienda Agricola Montevaso a Chianni, in provincia di Pisa. I ragazzi beneficiati sono stati selezionati e suddivisi in gruppi dal personale dell’USL Toscana Nord-Ovest tra i residenti presso Villa Porcelli di Livorno mentre le aziende coinvolte hanno seguito un percorso di formazione.

Il primo gruppo, composto da cinque ragazzi, trascorre le mattine di ogni giovedì presso l’Azienda I Livelli, guidati dagli operatori della Cooperativa Brikke Brakke, e svolgono attività agricole sotto la supervisione esperta della proprietaria, Daniela Tramonti. Il secondo gruppo, anch’esso formato da cinque ragazzi, visita l’Azienda Agricola Dolci Ricordi ogni venerdì mattina; anche in questo caso i giovani sono accompagnato dagli operatori di Brikke Brakke, e sono accolti e seguiti dai titolari dell’azienda che li coinvolgono nelle varie attività agricole legate prevalentemente alla cura degli animali. Altra tappa fondamentale è rappresentata dall’attività presso l’Azienda Agricola Montevaso; proprio in questa azienda, durante l’ultima visita, i ragazzi hanno trascorso un pomeriggio immerso nella natura, partecipando ad attività di laboratorio e preparando la cena con i prodotti dell’orto.

Capofila del progetto è ASeS e la cooperativa sociale Brikke e Brakke in collaborazione con le tre aziende agricole menzionate, inoltre il progetto La Luna e i Falò può contare anche sul prezioso contributo dell’Università degli Studi di Firenze. Un percorso inclusivo che offre ai giovani di Villa Porcelli, una struttura che ospita il servizio per l’autismo in età adulta, dai 18 anni, l’opportunità di acquisire esperienze lavorative presso le aziende agricole locali, sia individualmente che in piccoli gruppi, sotto la guida di tutor.

L’obiettivo è creare esperienze che valorizzino l’agricoltura e il suo patrimonio culturale, fornendo una nuova opportunità per percorsi di crescita individuale e collettiva. Attraverso questo percorso i partecipanti avranno l’opportunità di imparare le tecniche di coltivazione e di conservazione degli alimenti, come la preparazione di conserve e marmellate. Il programma inoltre enfatizza il rispetto dei tempi e dei turni di lavoro, così come la corretta manutenzione degli attrezzi agricoli, oltre ad un reciproco rispetto sul posto di lavoro; promuove un senso di responsabilità lavorativa, favorisce gli scambi relazionali, contribuendo all’integrazione sociale e all’autonomia dei partecipanti con autismo. Questo progetto non solo offre ai giovani con autismo l’opportunità di essere protagonisti delle proprie esperienze, ma contribuisce anche a creare una rete solida tra famiglie, privati ed enti pubblici, delineando così le basi per un nuovo concetto di welfare. I risultati sono tangibili: i ragazzi partecipanti sono sereni e soddisfatti, mentre le loro famiglie e le comunità circostanti vedono crescere una nuova speranza, alimentata dall’inclusione e dalla solidarietà.

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