La Luna e i Falò: un’estate di sorrisi e riposo
Anche se le attività del progetto “La Luna e i Falò” sono attualmente in pausa per il periodo estivo, vogliamo cogliere l’occasione per ricordare il lavoro straordinario svolto in questi mesi. Vi portiamo con noi in un viaggio tra i volti sorridenti dei beneficiari, che raccontano storie di crescita e inclusione.
Il progetto, finanziato dalla Regione Toscana attraverso il Piano Sviluppo Rurale sottomisura 16.9, ha come obiettivo principale quello di promuovere l’inclusione sociale attraverso l’agricoltura, offrendo opportunità di crescita e integrazione a persone con difficoltà, in particolare a coloro che si trovano nello spettro dell’autismo. “La Luna e i Falò” però è molto più di un semplice progetto di agricoltura sociale; è un’opportunità per i giovani adulti di sviluppare, attraverso attività pratiche legate alla “gestione” di un orto, competenze utili e acquisire fiducia in sé stessi. Questi piccoli grandi impegni rappresentano un’importante risorsa, poiché consentono di sviluppare abilità pratiche, promuovono il benessere psicologico e favoriscono l’integrazione sociale. Grazie a questo progetto, i partecipanti possono sentirsi protagonisti attivi, trasformandosi da fruitori passivi di cure a protagonisti della propria crescita e inclusione sociale. Un ringraziamento speciale va a tutti i nostri partner, tra cui la Cooperativa Sociale Brikke Brakke, le aziende agricole Campanelli Livia, Montevaso e Tramonti Daniela, e l’Università degli Studi di Firenze.
Ricordiamo che i ragazzi beneficiati sono stati selezionati e suddivisi in gruppi dal personale dell’USL Toscana Nord-Ovest tra i residenti presso Villa Porcelli di Livorno mentre le aziende coinvolte hanno seguito un percorso di formazione. E’ proprio grazie a questo supporto che abbiamo creato una rete solida che sostiene e promuove l’inclusione sociale.
Anche se le foto che condividiamo sono di repertorio, vogliamo riportarle perché catturano la gioia e l’entusiasmo dei partecipanti. Ogni sorriso è un segno del progresso fatto e della comunità che si sta formando attorno a questo progetto. In attesa di riprendere le attività, continuiamo a credere nell’importanza della multifunzionalità dell’agricoltura sociale. Essa rappresenta un modello innovativo di welfare, capace di rispondere alle esigenze delle persone e di valorizzare le risorse locali.