“La Luna e il Falò”: Esperienze di Umanità e Condivisione
Abbiamo scelto di dare risalto alla relazione stilata da Daniele Leonardi, psicologo della Cooperativa G. Di Vittorio, in servizio presso il Centro Giovani Adulti con DSA di Villa Porcelli a Livorno, perché riteniamo rappresenti una testimonianza straordinariamente significativa del lavoro svolto da ASeS e dai suoi partner nell’ambito del progetto “La Luna e il Falò”.Questo documento intreccia in modo magistrale esperienze professionali e vissuti emozionali, offrendo uno spaccato profondo e autentico sul valore umano e sociale delle iniziative realizzate. Più che una semplice relazione, il testo è un racconto che va oltre la cronaca delle attività svolte: invita a riflettere sull’impatto trasformativo che progetti come questo possono avere, valorizzando la collaborazione e la condivisione come strumenti essenziali per costruire una società realmente inclusiva e capace di rispondere ai bisogni di tutti i suoi membri.Attraverso le parole di Leonardi, emerge con chiarezza la portata del progetto, non solo in termini di inclusione e sostegno alle persone coinvolte, ma anche come esempio ispiratore per chiunque creda nel potere delle relazioni e nella capacità del lavoro condiviso di generare cambiamenti positivi e duraturi.
“Come psicologo del Centro Diurno Autismo Giovani Adulti di Villa Porcelli, il mio ruolo mi spingerebbe a descrivere l’effetto di progetti come “La Luna e il Falò” in termini di sviluppo emotivo, controllo degli impulsi e integrazione esperienziale. Tuttavia, un approccio esclusivamente tecnico non renderebbe giustizia alla profondità delle emozioni vissute e alla ricchezza umana di questa iniziativa. Durante le giornate trascorse nei tre agriturismi coinvolti, ho avuto modo di vivere momenti che vanno oltre le parole. Questa relazione non vuole analizzare, ma raccontare le emozioni, i significati e l’umanità che hanno caratterizzato il progetto.
Momenti di Emozione Autentica
Al residenziale di Montevaso, la contemplazione silenziosa di Gianna davanti al panorama collinare è stata un momento di pura connessione. Quando le ho detto che era tempo di tornare a casa, mi sono reso conto che quella bellezza semplice aveva trasformato la sua giornata e, attraverso la sua voce serena che diceva “Sono felice”, anche la mia. Con Mirko, invece, ho scoperto la gioia nascosta nella semplicità. Raccogliendo more ai Livelli, immersi nel verde e nella spontaneità del momento, abbiamo canticchiato insieme. Mi sono chiesto: dove risiede davvero la normalità? Forse nel vivere appieno l’istante, lontano dalla frenesia e dalla pressione dell’efficienza.
Una Prospettiva Sul Nostro Modo di Vivere
George Devereux, nel suo saggio Normale e Anormale, ci invita a riflettere se sia la società stessa a etichettare come “anormale” ciò che esce dai suoi schemi. Le esperienze di questo progetto mi hanno fatto pensare che ciò che definiamo “disturbo” può diventare una fonte di autenticità e felicità, capace di arricchire la vita. “La Luna e il Falò” è molto più di un progetto: è un laboratorio di vita che interroga la nostra idea di normalità e ci invita a ripensare le priorità personali e collettive.
L’Importanza delle Relazioni e del Contesto
L’equipe del Centro Diurno lavora ogni giorno per supportare i ragazzi nell’elaborazione delle emozioni, ma attività come questa dimostrano quanto sia essenziale il contatto con l’esterno. Il dialogo tra il “dentro” e il “fuori” crea una sinergia che arricchisce tutti i partecipanti, operatori compresi.Silvia, ad esempio, ha trovato un momento di serenità e guida quando, ai Dolci Ricordi, ha sentito la frase “Ora andiamo a dare da mangiare agli animali”. Quell’attività l’ha trasformata, regalando anche a noi un frammento della sua felicità.
Un Valore Clinico e Sociale
Nel lavoro con persone autistiche, la valutazione delle competenze in contesti reali è fondamentale. Mentre in ambienti urbani le simulazioni sostituiscono spesso le esperienze pratiche, qui abbiamo osservato i ragazzi interagire con il mondo reale. Progetti come “La Luna e il Falò” offrono un valore aggiunto inestimabile: permettono di unire apprendimento e felicità autentica. L’intervento del prof. Fabio Ballerini e degli studenti del corso di Design dell’Università di Firenze ha ulteriormente arricchito il progetto, fornendo strumenti pratici e spunti innovativi per migliorare la qualità della vita dei ragazzi.
Conclusioni e Ringraziamenti
“La Luna e il Falò” dimostra come l’integrazione tra persone, emozioni e contesti naturali possa trasformarsi in un’esperienza di crescita collettiva. Questo progetto ha creato uno spazio dove la diversità diventa risorsa e il valore dell’inclusione emerge con forza. Un sentito ringraziamento va al personale delle tre aziende agricole coinvolte, il cui impegno e dedizione hanno fatto la differenza. Grazie a loro, che non si sono mai tirati indietro di fronte alle difficoltà, il progetto è stato un successo. Un grazie di cuore anche ad ASeS e a tutti i partner, che hanno accolto l’iniziativa con entusiasmo e fornito il supporto necessario alla sua realizzazione.