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Agricoltura e legalità: ASeS al convengo organizzato da Cia Venezia contro il caporalato e per una gestione etica dei flussi migratori

Si è tenuto ieri, giovedì 14 novembre, presso il Novotel di Mestre, il convegno “Linee guida per il lavoro in agricoltura” organizzato da Cia Venezia. L’incontro ha affrontato tematiche cruciali per il settore agricolo, come il lavoro dipendente, la ricerca di manodopera, i contratti di appalto, il contrasto al caporalato e il miglioramento del decreto flussi, offrendo ai presenti un quadro chiaro e strumenti operativi per gestire il complesso panorama normativo.

Tra i relatori, apprezzato è stato l’intervento di Mario Quaresimin, in rappresentanza di ASeS -Agricoltori Solidarietà e Sviluppo, che ha sottolineato l’impegno dell’Associazione nel contrasto all’illegalità in campo agricolo. Quaresimin ha illustrato come ASeS operi attraverso progetti concreti e iniziative di formazione per promuovere un’agricoltura etica e sostenibile, contribuendo a prevenire e combattere fenomeni come il caporalato e favorendo la migrazione regolare.

Ha presentato i risultati di due progetti di punta: il progetto FAMI “Before You Go”, attivo in Marocco e Albania, che fornisce formazione a giovani migranti su competenze specifiche come agroecologia e mediazione culturale, preparando il loro ingresso nel mercato del lavoro italiano in modo regolare; e il progetto “Rural Social ACT”, che ha creato reti di accoglienza e supporto per lavoratori stranieri in Italia, con particolare attenzione a coloro che rischiano di cadere vittime di sfruttamento.

Quaresimin ha infine ricordato come, grazie alla collaborazione con partner locali e internazionali, ASeS stia sviluppando percorsi innovativi per promuovere inclusione sociale, sostenibilità e rispetto dei diritti dei lavoratori. Il suo intervento ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato, che trasformi le sfide del settore agricolo in opportunità di crescita economica e sociale.

Federica Senno, presidente di Cia Venezia, ha concluso i lavori evidenziando l’urgenza di adottare strumenti pratici e collaborativi per sostenere gli agricoltori, garantendo legalità e qualità nelle filiere produttive.

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