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Alpe Brunedo: resilienza e inclusione nelle terre alte: un bilancio di fine anno

Le temperature sono calate, e con l’arrivo dell’inverno le attività all’Alpe Brunedo sono temporaneamente sospese. Riprenderanno con la nuova stagione primaverile, ma nel frattempo il referente di Cascina Contina, Osea Bianchi, effettuerà regolari sopralluoghi per verificare che tutto sia in ordine. Nonostante la pausa invernale, il lavoro di supporto e pianificazione prosegue. Le parti coinvolte continuano a discutere interventi e priorità, nel pieno rispetto delle linee guida stabilite dal bando. Proprio in quest’ottica, si è tenuto a Gravedona ed Uniti un incontro tra l’amministrazione comunale, la Cooperativa Sociale Contina – capofila del progetto – e ASeS – Agricoltori Solidarietà e Sviluppo. L’obiettivo dell’incontro è stato fare il punto sui progressi del progetto “Alpe Brunedo: resilienza e inclusione nelle terre alte” e definire i prossimi passi per la sua realizzazione.

Questo importante progetto, finanziato dal Bando Ruralis 2022 della Fondazione Cariplo, sta dando vita a un cambiamento significativo nell’area, contribuendo non solo alla riqualificazione del territorio, ma anche alla creazione di nuove opportunità economiche e sociali.L’incontro è stato un momento di grande valore, caratterizzato da un dialogo sereno e proficuo, nel quale le parti coinvolte hanno confermato l’impegno comune nel portare avanti il progetto. Si è trattato di un confronto concreto, con un forte spirito di collaborazione e reciproco riconoscimento. Ciascuna parte ha confermato la propria determinazione nell’operare per il bene della comunità locale e nel raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Tra le principali iniziative già realizzate, si segnalano il ripristino dell’impianto fotovoltaico e il rifacimento dei bagni, interventi che hanno già permesso di migliorare la funzionalità dell’alpeggio, con l’obiettivo di offrire un servizio di ristorazione e ospitalità ai visitatori, in particolare ai ciclisti che percorrono la Valle S. Jorio. Non solo ristrutturazione, però: il progetto prevede anche la riqualificazione della stalla adiacente, destinata a diventare un laboratorio polifunzionale e un microcaseificio per la produzione di formaggi locali, una delle eccellenze del territorio.

Inoltre, è già partita la coltivazione e la commercializzazione di erbe officinali, con un duplice obiettivo: promuovere la biodiversità e creare nuove opportunità di lavoro per persone in situazioni fragili. Questo è reso possibile grazie alle borse lavoro promosse dall’Azienda Speciale Consortile “Le tre Pievi”, che ha attivamente contribuito alla realizzazione delle attività previste.

Molto resta da fare per completare l’opera e consolidare i risultati ottenuti. Il progetto non si limita alla riqualificazione dell’infrastruttura, ma si estende a tutte le dimensioni di un’economia sostenibile, che punta sulla valorizzazione delle risorse naturali e umane locali. A questo proposito, l’amministrazione comunale si impegna a proseguire con l’attivazione di azioni concrete come la creazione di una sezione dedicata sul sito web comunale, l’installazione di segnaletica per facilitare l’accesso all’Alpe Brunedo, e l’organizzazione di eventi che coinvolgeranno la comunità e gli stakeholder locali. A breve, inoltre, verranno attivati nuovi corsi di formazione, tra cui il corso HACCP per il personale che si occupa della manipolazione e somministrazione degli alimenti, contribuendo ulteriormente alla qualità e sostenibilità del progetto.

Il progetto “Alpe Brunedo” non è solo una ristrutturazione edilizia, ma una vera e propria opportunità di rilancio e sviluppo per il territorio montano. Si tratta di un impegno che va oltre la mera valorizzazione turistica: è un progetto di inclusione sociale, di promozione delle tradizioni locali e di sostegno all’occupazione, che mira a integrare il patrimonio naturale con quello umano. L’Alpe Brunedo, con la sua storia e le sue potenzialità, rappresenta un simbolo di resilienza e di speranza per il futuro delle terre alte.

A questo punto, grazie alla sinergia tra la Cooperativa Contina, ASeS, il Comune di Gravedona ed Uniti e la Fondazione Cariplo, si è creato un modello virtuoso che può essere replicato anche in altre aree marginali, dove il sostegno alle comunità locali e la valorizzazione dei territori rappresentano la chiave per un futuro sostenibile.

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