La solidarietà è un’energia sostenibile: l’ultimo contributo del nostro libro-documento
Con questo intervento concludiamo la condivisione dei contributi che hanno dato vita alla nostra testimonianza annuale “La solidarietà è un’energia sostenibile”. In questi mesi abbiamo raccontato le esperienze di chi opera in Italia e all’estero, dando voce a progetti, storie e riflessioni che rappresentano l’essenza del nostro impegno. Chiudiamo con le parole del Direttore di ASeS, Claudio Guccinelli, che ci porta direttamente al Summit of the Future 2024 di New York, un evento cruciale per il dibattito globale sullo sviluppo sostenibile. Grazie allo status consultivo speciale presso ECOSOC, ASeS ha potuto partecipare attivamente ai lavori delle Nazioni Unite, portando la prospettiva dell’agricoltura sociale e della cooperazione internazionale su temi chiave come cambiamento climatico, sicurezza alimentare, inclusione e sviluppo sostenibile.
“Grazie all’ottenimento dello status consultivo speciale nel Board di ECOSOC, ASeS – Agricoltori Solidarietà e Sviluppo, ONG di riferimento di Cia Agricoltori Italiani, ha avuto l’opportunità di partecipare attivamente al Summit of the Future 2024 a New York. Questo riconoscimento rappresenta una piattaforma fondamentale per condividere le nostre esperienze e i progetti in corso, in Italia che nei paesi in cui operiamo, contribuendo così a un dialogo globale sui temi cruciali legati allo sviluppo sostenibile.
Solo due anni fa abbiamo ottenuto il riconoscimento da ECOSOC e, da meno di un anno, siamo entrati nel NGO Major Group (MG), il che ci ha consentito un coinvolgimento più operativo. Questo ci ha permesso di interagire con figure chiave come Oli Henman, portavoce del NGO MG, e di partecipare a eventi significativi dell’ONU.
La nostra partecipazione è stata motivata dalla volontà di esplorare nuove opportunità e rafforzare la nostra presenza nel contesto internazionale; essere presenti a New York per discutere il futuro che desideriamo è stata essenzialmente un’importante occasione di confronto e collaborazione.Durante il Summit abbiamo illustrato le nostre iniziative e cercato risposte a questioni fondamentali riguardanti lo sviluppo sostenibile e le sfide attuali.
Un momento cruciale del Summit è stato la discussione sul Patto sul Futuro, un documento in via di elaborazione fino a poche ore prima della presentazione all’Assemblea dell’ONU. Questo Patto affronta questioni fondamentali come pace e sicurezza, sviluppo sostenibile, cambiamento climatico, cooperazione digitale e diritti umani, tematiche queste che sono alla base del nostro operato.
I giorni 20-21 settembre hanno rappresentato ulteriori momenti significativi con gli “Action Days”, dando voce alle realtà non governative e rappresentative della società civile su temi quali gioventù, futuro digitale, pace e sostenibilità. Durante gli incontri è emersa una chiara consapevolezza che la sostenibilità ambientale è intrinsecamente legata all’agricoltura; governare in modo responsabile l’agricoltura significa anche promuovere la sostenibilità, la sicurezza alimentare, l’inclusione e la diversità. Questi temi ci hanno trovato in totale sintonia, poiché costituiscono il fulcro di ciascuno dei nostri progetti e delle nostre iniziative.
Essere stati presenti a questo evento di portata mondiale ha confermato ulteriormente quanto abbiamo sempre sostenuto: l’importanza di costruire relazioni strategiche basate sul rispetto e sul dialogo con ogni interlocutore, dalle istituzioni pubbliche e private alle comunità locali, fino alle altre associazioni e ai rappresentanti dei vari movimenti.
E’ infatti proprio questa visione “più ampia” che ci permette di percorrere quel cammino, non sempre semplice, che ASeS ha nel suo DNA. L’esperienza al Summit of the Future 2024 ha dunque rafforzato la nostra determinazione a lavorare per un futuro in cui solidarietà e sostenibilità siano al centro delle politiche agricole. Per garantire continuità a questi giorni newyorchesi, stiamo ora progettando di creare una task force interna, possibilmente composta da giovani motivati e interessati al confronto su base planetaria, per monitorare le relazioni esterne e contribuire con idee innovative al dibattito sulle tematiche trattate nei vari tavoli decisionali. Questo approccio ci garantirà di rimanere aggiornati sulle questioni globali che influenzano il nostro lavoro e ci permetterà di contribuire attivamente alla discussione internazionale. Oggi, più che mai, siamo convinti che, solo attraverso strategie condivise e un impegno collettivo, si possano affrontare le sfide attuali e contribuire a una governance globale più equa e partecipativa, valorizzando il ruolo degli agricoltori e delle comunità rurali nel contesto internazionale”