Il primo Summit Nazionale delle Diaspore: il nostro punto di vista
Sabato 18 novembre si è tenuto a Roma il Summit Nazionale delle Diaspore, con la Cooperazione Italiana: il report di Giovanna Cantice, referente Senegal ASeS
“Non sono mancate le emozioni al 1° Summit Nazionale delle Diaspore.
Protagonisti i “vissuti” di chi ha partecipato con la voglia di “Esserci, conoscerci, costruire” come ben evidenzia lo slogan della giornata dedicata alla valorizzazione delle diaspore e il loro importante ruolo nella costruzione di percorsi di cooperazione allo sviluppo nei paesi di origine ed anche soggetti attivi nella società di arrivo.
Il Summit è il risultato di un impegno durato circa 6 mesi che ha visto una fase di progettazione e una serie di incontri territoriali con le realtà associative migranti, in dettaglio:
- 7 incontri territoriali
- 2 incontri con gli imprenditori migranti
- Formazione “The Smart Way”.
Il primo summit nazionale, cosi come più volte è stato sottolineato anche durante la giornata, non è un punto di arrivo ma piuttosto un inizio: il processo partecipativo sociale, economico, politico delle diaspore va sostenuto e rinforzato.
Un incontro bene organizzato, semplice, un’atmosfera accogliente che faceva sentire parte del tutto, facile incontrare sguardi sorridenti come di chi già si conosce anche se non ci si è mai visti…forse è il desiderio di agire lo slogan “Esserci, Conoscerci, Costruire”, tanto entusiasmo, tante aspettative.
Una serie di interventi hanno animato la giornata: prime e seconde generazioni insieme, cinquanta nazionalità presenti in sala, l’esperienza di chi racconta le “buone pratiche”, la descrizione del percorso del Summit, la presentazione del documento di progetto e le “Raccomandazioni delle Diaspore per il loro coinvolgimento nella cooperazione allo sviluppo italiana”
Di seguito spunti/concetti “chiave” che sintetizzano alcuni degli interventi della giornata con l’indicazione del relatore
Vice Ministro Mario Giro
“Protagonismo sociale, le diaspore soggetti sociali , economici, politici, strutturati e organizzati all’interno delle istituzioni. Questo non è solo un principio etico ma ha a che fare con la vita concreta.
La fiducia, questa parola deve ritrovare importanza nei rapporti sociali in Italia, migliorare la convivenza costruendola insieme; combattere lo straniero ci condurrà a combattere anche chi percepiamo come appartenente; attenzione al senso di odio indifferenziato per tutto ciò che non conosco, non capisco e mi sembra diverso da me; oggi si celebra la nascita di un soggetto che saprà parlare con la società; le diaspore protagoniste nel trasferire modelli di convivenza; apporto costruttivo delle diaspore collegate agli altri soggetti attivi: le Ong, le associazioni, tutto il Terzo Settore fino alla politica; le diaspore devono prendere la parola, essere presenti nei media, bisogna dare un segnale deciso attraverso volti, vite vissute, storie: linfa vitale per non ridurre l’Italia in un paese senza anima”
Luca Maestripieri
“Legge 125 incarna le nuove tendenze della cooperazione allo sviluppo; le diaspore all’interno del Consiglio Nazionale; le diaspore protagoniste nella lotta alle migrazione illegali.
Ciarlo
“L’Italia non ancora pronta e matura per gestire l’accoglienza e l’integrazione, poca esperienza come paese d’immigrazione ma di più lunga esperienza d’emigrazione.”
Abara
“Il progetto Summit non è solo un progetto ma un processo di partecipazione politica, nasce dall’idea di far partecipare attivamente le diaspore, di mettere insieme le prime e le seconde generazioni; fare incontrare le diaspore crea qualcosa di veramente nuovo.”
Anglana e Stocchiero
Presentazione del documento di progetto. “Le Raccomandazioni raccolte durante gli incontri territoriali rappresentano il 1° documento che indica le esigenze delle diaspore; l’inclusione delle diaspore è una sfida.”
Tatiana Esposito
“l’ascolto è la precondizione per fare insieme avendo fiducia; diaspore protagoniste, sono “evidenziatori” delle problematiche sociali, guardare con i vostri occhi i nostri sistemi ci aiuta a vedere i punti fragili. Gli impegni della Direzione a partire dallo slogan del Summit:
- Esserci: mettiamo a disposizione il portale della Direzione, usatelo!
- Conoscersi: la mappatura delle associazioni (2016) pubblicata sul portale
- Costruire: mettiamo a disposizione la cooperazione bilaterale.”
Paolo Dieci
“il protagonismo delle diaspore previsto e stabilito dalla legge va rinforzato; le ONG sono in pieno accordo con la massima collaborazione come già per il passato, le ONG hanno sempre collaborato con le diaspore
Raimondi
“insieme non solo nel progettare ma anche politicamente.”
Silva Stilli
“le diaspore sono soggetti civili e politici. La lotta alla povertà deve vedere insieme diaspore e organizzazioni della società civile perché le povertà sono trasversali (porta ad esempio la questione dei nomadi); revisione legge Bossi – Fini.””