“Partiamo da noi Agricoltori Solidarietà Etica e Sviluppo” le interviste
La Dino Scanavino presidente Nazionale Cia-Agricoltori Italiani nel suo intervento ha sottolineato come l’organizzazione non profit della Confederazione prevede un ampliamento di attività e di scopo nell’ottica di un welfare di comunità, che va ad affiancare la cooperazione internazionale. Proprio l’agricoltura può indatti diventare un nuovo ammortizzatore sociale che da spazio solidale in cui le fasce più deboli della popolazione, come oggi i migranti, possono costruire nuove relazioni e ritagliarsi un posto nel mercato del lavoro..Un ampliamento di attività e di scopo per creare un soggetto , con il coinvolgimento delle aziende agricole associate a Cia, che metta al centro le persone svantaggiate e gli offra una possibilità di riscatto economico e sociale attraverso il settore primario.
Cinzia Pagni pesidene ASeS ha commentato che l’agricoltura, quella virtuosa, con il contributo di molte aziende sul territorio, è al centro di un processo di inclusione delle fasce più deboli come disabili, ex carcerati, ex tossicodipendenti, donne in difficoltà e migranti. Percorsi e progetti d’integrazione dove etica e sviluppo si coniugano per garantire un nuovo welfare sociale nei terreni sequestrati dalla mafia e non solo. L’impegno di ASeS sostiene la presidene non è portare cultura ma valorizzare le usanze e le tipicità locali mettendo a disposizione le nostre conoscenze; tutto questo per dare forza all’agricoltura, ai villaggi rurali e alle popolazioni.