LUOGO: Italia, regioni del centro Nord
DURATA: 36 MESI
RICHIEDENTE: CIA – Agricoltori Italiani
Il progetto, partendo dalle buone pratiche, promuove il ruolo dell’agricoltura sociale come sviluppo territoriale sostenibile, inclusivo, di qualità, capace di contrastare il caporalato e costituire argine alle agromafie.
OS: Consolidare governance e integrazione di reti nazionali, territoriali, sindacali, agricole e del TS; Garantire accesso di migranti a servizi di inclusione nel settore agricolo; Rafforzare competenze e consapevolezza verso le scelte di consumo; Orientare le politiche pubbliche.
Attività: governance multilivello; collegamento di reti territoriali; emersione del lavoro nero e presa in carico integrata di migranti; formazione e capacity building di operatori e beneficiari; servizi di mediazione interculturale, orientamento, outreaching, informazione; ricognizione e assessment; comunicazione e disseminazione.
Metodologia partecipativa tra operatori territoriali, economici, mediatori interculturali, decisori politici e amministrativi territoriali, équipe multidisciplinari.
Approccio bottom up per esaltare, plasmare, replicare buone pratiche esistenti
Output: verbali incontri CRN e Hub Governance Territoriali, 17 unità mobili, 12 sportelli regionali, 22 pacchetti aggiornamento, 17 laboratori occupabilità; lista indicatori impatto; piattaforma scambio dati, Rapporto Nazionale di analisi, Policy Paper; 12 seminari regionali, piano comunicazione, sito web, canale youtube.
Impatto: emersione e protezione vittime del caporalato, cambiamento politiche locali e nazionali, aumento consumi da filiere etiche (Rete Qualità).